Nell’epoca di internet e dei social, risulta molto più facile fingersi persone diverse da quelle che in realtà siamo. Sono moltissimi i casi di truffe online con false identità. Ma la storia che vi stiamo per raccontare, non parla di un furto di identità digitale, ma reale e fisico. I motivi per cui qualcuno dovrebbe rubare l’identità di un’altra persona, sono molti e vari. Potrebbe essere fatto per motivi economici, oppure legali, in entrambe i casi, questo è un reato. La donna protagonista della storia di oggi, ha tentato di uccidere la sua presunta sosia per poterle rubare l’identità, ma alla fine viene catturata e condannata. Questa persona era già ricercata per un omicidio nel suo paese di origine.
Viktoria Nasyrova è una donna di origine russa, che si trasferisce in America per cambiare vita, decidendo di ripartire da New York. Li conosce Olga Tsvyk, estetista, anche lei di nazionalità russa. Le due diventano presto amiche, e spesso scherzano sulla loro somiglianza fisica, ma Viktoria ha in mente di sfruttare questa somiglianza. Infatti vuole rubare l’identità alla sua amica Olga e per farlo, pensa di avvelenarla.
Viktoria un giorno si reca a casa di Olga, da ospite cortese, si presenta con una torta, una cheescake che offre all’amica. Ne mangia due pezzi anche lei, ma la fetta offerta ad Olga è avvelenata. La donna inizia subito a sentirsi male, vomita ed alla fine perde i sensi. Viktoria a quel punto, deruba la sua amica e fugge. Olga viene trova il giorno dopo da una conoscente, che preoccupata si era recata a casa sua. Fortunatamente per la donna, riesce a sopravvivere.
Quando rientra a casa si accorge che i soldi, i documenti ed altri beni, compreso il visto di lavoro, erano spariti, Viktoria voleva rubarle l’identità. Ma Olga insieme alle forze dell’ordine, riesce a ricostruire gli avvenimenti e subito parte la caccia all’uomo. Infatti, non solo Viktoria tenta di uccidere Olga, sua presunta sosia, ma inscena anche un suicidio. Olga viene ritrovata priva di sensi, in biancheria intima sdraiata sul letto e sparse sul pavimento delle pillole. Ma grazie alla pillole stesse, gli agenti possono incastrare Viktoria.
Indagando sulla donna, emerge un passato violento, gli agenti trovano una segnalazione dell’ Interpol, la donna è ricercata per l’omicidio della vicina in Russia. Inoltre è accusata di aver drogato e derubato, uomini che conosceva online. La donna viene rintracciata ed arrestata ed ora rischia una condanna fino a 25 anni di reclusione.
Viktoria tenta di uccidere la sua presunta sosia, per poterle rubare l’identità, ma i suoi piani vengono stravolti. Ora dovrà pagare per i suoi crimini che al momento sono, tentato omicidio, aggressione e detenzione illegale di farmaci. Infatti le pillole rinvenute sulla scena, sono un potente sedativo, che se assunto in grandi quantità può portare alla morte. Olga è molto fortunata, anche se questa esperienza la segnerà a vita, potrà riconquistare la sua libertà e sicurezza. La violenza non è mai la risposta ai nostri problemi, ma questa persona la utilizza con legerezza e disinvoltura.
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