L’autonomia della scuola prevede l’applicazione di tutta una serie di specifiche regole che gli studenti dei vari istituti scolastici sono chiamati diligentemente a rispettare. Regolamenti che, in alcuni casi, investono oltre che la sfera didattica e comportamentale, anche quella più meramente estetica. Ad esempio, per alcune scuole può vigere la regola del divieto di trucco per le ragazze o l’imposizione, per i ragazzi, del taglio corto dei capelli. Proprio quest’ultimo caso ha riguardato il protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. Uno studente che, non avendo provveduto personalmente al taglio dei propri capelli, è incorso in uno specifico provvedimento adottato e messo in atto personalmente dalla preside della sua scuola. Approfondiamo insieme i dettagli di questa vicenda.
L’episodio si è verificato in Messico, e più precisamente a Nuevo León. Esso è rimbalzato agli onori della popolarità social grazie alla pubblicazione da parte di uno studente di una emblematica foto. Questa ritrae il momento esatto in cui la preside ha tagliato una ciocca di capelli ad uno studente, proprio dinanzi agli alunni dell’intero plesso scolastico.
In seguito ad un’indagine effettuata da alcuni media locali, si è scoperto che la preside si chiama Micaela Zapata ed è la dirigente della scuola secondaria n. 2 “Guelatao“, situata a Santa Catarina, Nuevo León. È emerso che il ragazzo non avrebbe dato seguito alla richiesta della preside di provvedere al taglio dei capelli. E, per questo motivo, la donna avrebbe deciso di agire autonomamente in tal senso. Come era prevedibile, l’episodio ha scatenato un acceso dibattito sul web da parte di numerosi utenti. Molti di essi non hanno mancato di esprimere aspre critiche nei confronti del gesto compiuto dalla preside:
La preside non solo ha avuto l’ardire di interferire nell’aspetto personale dello studente, ma lo ha anche umiliato davanti a tutta la scuola. Che coraggio!
Ed ancora:
Non è possibile che chi educa i nostri figli segua idee così retrograde.
L’ente responsabile della pubblica istruzione in Messico, in seguito alle polemiche sorte, ha ritenuto opportuno intervenire. Esso ha convocato la preside per accertare i motivi del gesto compiuto ai danni dello studente. Questa la dichiarazione pervenuta dal Ministero della Pubblica Istruzione:
Nonostante l’assenza di una denuncia da parte di un genitore, abbiamo citato la dirigente in questione. E sosteniamo il nostro impegno nei confronti dei bambini e sull’importanza di una sana convivenza scolastica.
Appare evidente come la preside, con la sua condotta, abbia oltrepassato i confini imposti dal suo ruolo di educatrice, interferendo senza alcun diritto nell’ambito della sfera privata dello studente.