Con l’avvento in questi ultimi anni dei social network, il peso delle parole e delle frasi espresse, pubblicate e condivise con l’opinione pubblica ha acquisito un’importanza ed una valenza ancora più decisive rispetto al passato. La divulgazione, infatti, di determinati tipi di affermazioni, seppur mossa da ironiche intenzioni, può risultare rivestita da offese di svariata natura. Ne sa qualcosa, ad esempio, il protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. Un ragazzo neolaureato che, per celebrare sul suo profilo TikTok il suo percorso di studi in maniera “spiritosa“, ha finito col violare il decoro etico. Un intento che voleva essere scherzoso, ma che alla fine ha addirittura determinato il ritiro della sua laurea. Approfondiamo insieme i dettagli di questa vicenda.
Jonathan de Jesus è un ragazzo venezuelano che si è laureato in infermieristica presso L’Universidad Nacional Expermintal Politécnica de la Fuerza Armada (UNEFA). Insieme ad altri 13 compagni di corso, il giovane si è reso protagonista di una clip che ha generato forti malumori. In essa, infatti, il giovane si è ironicamente fatto beffe della qualità del percorso di studi effettuato. Nel video, infatti, si nota come tutti i ragazzi si dispongano in fila indiana e, uno ad uno, si alternino di fronte alla telecamera, intenti a rilasciare dichiarazioni sarcastiche sulle proprie competenze acquisite.
Il tono del video è indubbiamente ironico e scherzoso, in quanto le frasi pronunciate sono del tipo: “Mi sono laureata senza saper fare iniezioni“; “Mi sono laureata senza conoscere i segni vitali“. Ed ancora: “Mi sono laureato senza sapere nulla” mentre Jonathan, dal canto suo, avrebbe affermato: “Mi sono laureato copiando gli esami“. Nonostante fosse palese il tono beffardo, l’amministrazione dell’UNEFA, appartenente alla forze armate nazionali, ha interpretato negativamente il messaggio espresso da questo tipo di esternazioni. Innanzitutto, sarebbe venuta meno l’integrità stessa dell’università. In secondo luogo poi, trattandosi di una laurea appartenente al settore sanitario, risulterebbe violato anche il codice etico.
Tutti i giovani neolaureati coinvolti, contattati dall’università, hanno dovuto non solo porgere scuse pubbliche all’istituto, ma anche seguire un corso integrativo della durata di un mese per poter usufruire della laurea conseguita. Tutti i giovani hanno accettato questa sorte di punizione, tranne Jonathan, ritenuta ingiusta a fronte di un, a parer suo, innocuo ed ironico video. Il moto d’orgoglio del ragazzo, però, gli è valso un gesto ancora più severo da parte dell’università, ovvero l’annullamento del titolo di studio. Un atto, questo, che ha dato vita ad una vera a propria battaglia, che vede Jonathan deciso più che mai a far valere le proprie ragioni.
In una serie di altri video pubblicati, il giovane ha reso pubblica la sua storia chiedendo aiuto e supporto agli utenti del web. Molti di questi però, in ragione della tematica delicata propria della laurea, hanno condiviso la linea di condotta assunta dall’università piuttosto che la sua. Ciò nonostante, Jonathan appare sempre più convinto di non aver fatto nulla di male. Almeno, nulla di talmente grave da giustificare il ritiro del proprio titolo di studi, la cui media dei voti indica comunque la sua buona preparazione.