Non è purtroppo raro, al giorno d’oggi, scontrarsi con la dura realtà che impone a tanti di noi la necessità di scelte oculate in ambito di spese ed investimenti. In un momento socio-economico particolarmente difficile da sostenere, rifugiarsi nel risparmio costituisce senz’altro un’opportuna incombenza. Troppe volte capita infatti di ritrovarsi a fine mese con buona parte dei nostri soldi spesi per futili spese. Rendersi conto, troppo tardi, che molti degli acquisti che effettuiamo nel corso della nostra vita potrebbero essere tranquillamente evitati. Sarebbe davvero una buona pratica quella di valutare la necessità o meno di un determinato acquisto. In questo modo, risparmieremmo senza dubbio molto più di quanto si possa pensare. A tal proposito, ne sa qualcosa la protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. Una donna che ha scelto di cimentarsi in una particolare sfida: dedicarsi al risparmio, evitando di svolgere attività futili o acquistando prodotti superficiali. Approfondiamo insieme.
Lei è Michelle McGagh, Un giorno, resasi conto che buona parte delle spese effettuate nel corso di quell’anno avevano riguardato futilità di viario genere (vestiti, uscite, biglietti aerei) ha deciso di intraprendere una sfida con se stessa. Ovvero, impegnarsi per un anno intero a convogliare l’utilizzo del proprio denaro verso determinati settori di spesa. Tra questi il mutuo, l’assicurazione, la beneficenza e le bollette telefoniche e risparmiare su tutto il resto.
Nonostante persino il marito dubitasse della buona riuscita di tale gravoso impegno, Michelle si è impegnata con tutta se stessa nel vincere la sfida del risparmio. Ha evitato, ad esempio, l’acquisto di nuovi vestiti e per gli spostamenti ha utilizzato esclusivamente la bicicletta. Si è imposta un budget di spesa settimanale di circa 35 dollari per acquistare deodorante, shampoo, dentifricio e cibo, rinunciando poi a tanto altro.
Michelle, a dispetto delle critiche ricevute per la severità di questo tipo di scelta, è riuscita a risparmiare più di 20mila dollari.
Avrei potuto pagare il mio mutuo, le bollette e il cibo. L’ultimo anno è stato un esperimento di frugalità. Preferisco decidere di non comprare qualcosa piuttosto che non poterlo fare e basta. Spero di aver incoraggiato anche altre persone a riconsiderare i loro modelli di spesa.
La sua sfida al risparmio è stata raccontata all’interno del suo libro The NO Spend Year: How I Spent Less And Lived More ‘L’anno senza spese: come ho speso meno e vissuto di più’.