Ci sono oggetti “vintage” che possono valere una fortuna a nostra insaputa. Nel tempo alcuni oggetti sono diventati sempre più rari ma noi non abbiamo sempre controllato di che tipo di oggetti si tratta.
Che vuol dire “vintage”? Letteralmente significa che l’oggetto di cui parliamo ha almeno 20 anni di età, ma da molto tempo il termine ha assunto un significato diverso. Attiene, infatti, a qualcosa che ormai è “di un’altra epoca”. Insomma, un oggetto che ormai è relegato al passato, che è fatto con materiali di una volta, spesso di grande qualità. Vintage, quindi, è normalmente qualcosa di ricercato, collezionabile, oltre che uno stile vero e proprio.
Di seguito elencheremo 10 oggetti vintage che potrebbero trovarsi presso le vostre abitazioni, nelle soffitte, negli scantinati dimenticati e impolverati. Oggetti che non sono assurdi e preziosissimi al livello di un Uovo Fabergé (per esagerare!) ma prodotti ben più comuni anche se di grande valore.
È sempre bene recuperare articoli retrò per farli valutare, a maggior ragione se uno degli oggetti di questa lista si trova a casa vostra! Proprio come faceva il mitico Indiana Jones, che la caccia al tesoro abbia inizio!
Andiamo con ordine e partiamo dai vinili, oggetti più che comuni, soprattutto delle vecchie generazioni, soprattutto i nati tra gli anni ‘50 e ‘70. Il disco Diamond Dogs di David Bowie del 1974 è arrivato a essere venduto al prezzo di ben 3500 dollari.
Il più raro attualmente in commercio (e parliamo di prima stampa) è il mitico White Album dei Beatles. È stato battuto a un’asta per ben 730 mila dollari.
I giochi e le console hanno accresciuto notevolmente il proprio valore. Con l’avanzare di altre e più sofisticate piattaforme di gioco (molte a favore dell’esperienza al computer) le vecchie console e i giochi, appunto, vintage, sono già saliti a valutazioni eccezionali.
I collezionisti di giochi per il Super Nintendo sono sempre alla ricerca (ad ogni costo) di giochi come “Super Mario RPG”, “Mega Max X3”, “Harvest Moon”, “Chrono Trigger” e il celebre “Little Samson” per il Nintendo originale. Alcuni possono essere venduti anche per 1000 dollari. Se trovate da qualche parte il gioco “Gamma Attack” preparatevi invece a guadagnare 50 mila euro!
Ebbene sì, anche le sedie a dondolo hanno un grande valore. Le sedie di questo tipo di un tempo sono ricercate dai collezionisti e sono davvero costose. Cercate bene perché una sedia del genere può valere dai 300 euro 30 mila euro a seconda del legno, del periodo, dell’azienda manifatturiera di provenienza e, chiaramente, dalle condizioni.
I fumetti, soprattutto nel corso degli ultimi dieci anni di Universo Marvel in dominio incontrastato del grande schermo, hanno riacceso passioni che sembravano finite inesorabilmente nel cassetto. Molti titoli sono tornati ad acquistare valore soprattutto per la domanda crescente. Collezionismo e moda vanno di pari passo, si sa.
Un fumetto davvero prezioso e il titolo degli anni ’70 Black Panther. Si tratta di numeri che arrivano a essere pagati anche 1000 euro se in buono stato. Nulla in confronto al primo fumetto Marvel, che vale più di un milione di dollari. Una rarità senza dubbio e un’eccezione.
Esiste un mercato davvero ricco per le vecchie insegne, Dai benzinai, ai barbieri, dai vecchi negozi alle insegne pubblicitarie di grandi marchi. Più famoso il marchio, più alto è il valore di questi (a volte) enormi oggetti da esporre in una grande parete. Hanno grande valore perché oltre che semplici insegne, oggi, costituiscono ottimi elementi di arredo molto raffinati. In buono stato e abbastanza famose arrivano fino ai 15 mila dollari, dalle vecchie insegne della Coca Cola a quelle di marchi vintage come Falstaff e Griesedick.
Un’informazione sconosciuta ai più è che anche i salvadanai vecchi hanno un bel valore. Quelli di una volta hanno un mercato fiorente e sono molto ricercati. Contengono soldi e li fanno fare!
Una società americana, la Mechanical Bank Collectors of America colleziona oggetti di questo tipo dal 1958 e arriva a pagarli anche 2500 dollari. Alcuni esemplari particolari, dunque, andrebbero controllati e cercati in soffitta dato che si tratta di elementi comuni di arredo o di utilità in passato.
Le prime edizioni di certi libri sono anche queste fonte di grande guadagno se piazzate al collezionista giusto. Non parliamo della Bibbia di Gutenberg, ovvio, ma di libri ben più accessibili e probabilmente a casa di gente comune.
Controllate le edizioni dei vostri libri più vecchi e vedete che valore hanno: i collezionisti vanno pazzi per prime edizioni e, come capita spesso, errori di stampa clamorosi.
I gioielli sappiamo valgono già molto se acquistati in boutique importanti. In ogni caso oro e argento perdono raramente valore nel tempo, a meno di gravi deterioramenti o macchie dovute alla conservazione.
Ci sono collezionisti di creazioni rare, per esempio i gioielli antichi di Elsa Schiaparelli, piazzabili dai 2000 ai 100mila dollari a seconda dello stato del prodotto. Controllate che genere di gioielli abbia realizzato questa stilista e verificate che qualcuno assomigli o sia proprio quello in casa vostra o di vostra nonna.
La cara “vecchia” tecnologia, stando alla rapidità con cui questo settore si evolve e cambia volto, acquista facilmente valore. In buono stato, molti oggetti della vecchia generazione, dai primi iPhone a certi computer, dalle radio ai tostapane vintage possono valere molto. Nel 2015 una donna buttò via un Apple che è poi stato valutato oltre 200 mila dollari, un vero peccato. Il perché? Era stato assemblato niente di meno che da Steve Jobs in persona!
Il settore degli strumenti musicali è uno di quelli che come pochi ha subito trasformazioni radicali, dai materiali allo stile. Ci sono chitarre che rimanendo identiche hanno stravolto totalmente il parco materiali di cui sono composte (spesso in peggio, verso legni più economici).
Ci sono tantissimi strumenti a corda, a fiato, orizzontali e percussivi che assumono un valore incredibile per i materiali in uso una volta, oggi anche illegali in alcuni casi. Basti pensare a gusci di tartaruga come cassa di risonanza o pelli di animali rare per dei particolari tamburi. Per citarne alcune, le Gibson e le Martin degli anni ’60 possono arrivare a essere pagate diverse migliaia di dollari, anche oltre i 50.000 dollari. Per non parlare degli strumenti toccati o suonati da musicisti iconici.