Diventare genitore costituisce il più elevato e prestigioso “incarico” che una persona possa mai ricoprire nell’arco della propria vita. Un ruolo che si articola in svariati ambiti, dall’educazione e trasmissione di giusti valori, alla cura dello sviluppo psico-fisico fino all’istruzione. Fattori tutti di primaria importanza ai fini di una crescita sana ed equilibrata. Ma cosa definisce l’essere genitore? Non di certo il mero legame biologico. Se si pensa, infatti, agli innumerevoli abbandoni di cui sono state vittime innumerevoli bambini, possiamo affermare con assoluta certezza che non è il sangue a fare la differenza, bensì il cuore. Lo stesso cuore che ci ha messo la protagonista della storia che stiamo per raccontarvi nel prendersi cura per tutta la sua vita di un figlio, soltanto biologicamente non suo. Una vita condita di sacrifici e rinunce ma che, alla fine, è stata premiata dal raggiungimento di un importante traguardo: la laurea. Approfondiamo insieme.
Lei si chiama Patricia, una donna originaria dello stato di Coahuila, in Messico. La vita di Patricia è cambiata radicalmente in seguito ad un’importante decisione: adottare un bambino, Enrique Zapata Reyes, di appena due anni che era rimasto senza madre a causa di un incidente stradale. A lui, Patricia ha dedicato tutta se stessa, crescendolo al suo meglio con le poche risorse economiche a disposizione, ma con tanto amore.
In questi ultimi anni, Patricia, aiutata spesso dello stesso Enrique, ha preso l’abitudine di recarsi ogni weekend con il suo furgone presso il mercatino dell’usato di zona. Qui, indipendentemente dalle intemperie, ancora oggi gestisce una piccola bancarella di indumenti di seconda mano. Grazie a questa attività semplice ed umile, la donna ha aiutato il figlio a realizzare il suo grande sogno, ovvero conseguire la laurea di ingegnere. E, proprio con questa laurea tra le mani, davanti all’amata bancarella, che il giovane si è fatto immortalare in una bellissima foto insieme alla madre.
Queste le parole del giovane in un suo post pubblicato su Facebook:
Dio è stato molto buono con noi, alcuni giorni fa ho ricevuto la mia laurea di ingegnere e ho voluto scattare questa foto nel mercatino con mamma. Dio sa quante volte da quelle vendite siamo riusciti a coprire le spese del furgone, del materiale scolastico, dei mezzi pubblici, dei libri, ecc. Ringrazio ogni persona che ha comprato da noi un indumento, un paio di scarpe, o una borsa, perché mi ha aiutato a realizzare questo sogno, oltre a tutte le persone che mi hanno aiutato e che ci sono sempre state per me. La laurea è anche vostra. Voglio invitare attraverso questo post a supportare il commercio locale, perché non possiamo sapere se l’acquisto di un panino, di una bottiglietta di acqua, di un biglietto della lotteria, o qualsiasi altra cosa, possa servire per sostenere la nascita dei nostri futuri ingegneri, architetti, dottori, insegnanti.
Le parole di Enrique hanno commosso moltissime persone, alcune delle quali hanno vissuto disagi e difficoltà simili alle sue. Di fatto, questo ragazzo non si è mai arreso e, grazie anche al supporto della sua amorevole madre, ha raggiunto un grandissimo traguardo.