La tecnologia – così come ogni grande nuovo strumento che è divenuta “di massa” – ha inevitabilmente cambiato le nostre vite. Parliamo di un secolo così intenso e così via via sempre più diretto verso una estesa digitalizzazione, andando da quella dei rapporti, a quella della burocrazia o delle azioni più semplici come, per esempio, fare la spesa, o produrre e diffondere illustrazioni.
La tecnologia moderna, o meglio, l’accesso diffuso a questa, ha di certo semplificato l’accesso a molte fonti per informarsi. Ha cambiato le nostre relazioni, le nostre amicizie, la comunicazione tra le persone, in particolar modo nel momento in cui i mezzi tecnologici diventano un mezzo per raggiungere obiettivi emotivi – stare meglio, rassicurarsi, conoscere qualcuno “meglio” – piuttosto che un mero accessorio alla nostra capacità individuale di agire nella realtà con i nostri sentimenti.
Laptop, televisione, smartphone e videogiochi sono forse diventati, in alcuni casi, sostituti della compagnia dei propri amici o della propria famiglia, se non il conforto principale, specie se pensiamo a periodi di isolamento forzato come quello che ha avuto luogo durante la pandemia da Covid-19.
Niente demoni, ma illustrazioni che fanno riflettere
Lungi dal demonizzare le moderne tecnologie e gli odierni strumenti di comunicazione e utilizzo diffuso che stanno ottimizzando e facilitando una quantità impressionante di azioni, alcuni illustratori hanno raccontato la propria idea del mondo, di questo mondo. E lo hanno fatto talvolta in modo originale e inaspettatamente crudo.
Di seguito 10 illustrazioni che narrano una società in cui, guardando bene, ritroviamo sempre qualcosa di noi.
1 . Se un oggetto esterno, almeno, idealmente, mette le radici nel possessore sembra poter crescere e diventare sempre più forte.
2 . L‘iPhone, sembra poter vivere solo grazie al suo proprietario ma, come viene comunicato qui, diventa la metafora di un respiratore, di una maschera, di quelle che in realtà tengono in vita.
3 . Un’evoluzione degenerativa che trasforma l’uomo e lo “posiziona” innaturalmente
4 . Questo amaro bivio si commenta da solo, tra la formazione dell’opinione pubblica in modo libero e quello più “percepito” come libero e aperto all’interno del social network.
5 . Una critica all’alimentazione che contraddistingue le ultime generazioni, senza dubbio quelle che dispongono di cibi molto meno freschi del passato. (“High fructose corn loca” – Pazza ad alto contenuto di fruttosio)
6 . È possibile che molte delle nostre vite siano state cambiate o appesantite dalle reaction che si possono ricevere sui social?
7 . “Evolution” racconta la possibilità di non muovere un dito per nutrirsi ma, più in generale, uno stile di vita che ricorda un po’ quelle storie di “Vite al limite”.
8 . Direttamente su un mondo, quello ludico, e nello specifico quello di Pokémon Go, il gioco che spopola tra decine di milioni di utenti nel mondo alla costante ricerca di nuovi pokémon da collezionare.
9 . Qui non si parla di vero e proprio isolamento, quasi di “fantasmi”, come spesso vengono considerati coloro che non partecipano o non ottengono risultati dalla vita social.
10 . Senza troppi filtri, l’industria dietro ogni buon Natale che si rispetti, diretto riferimento a una festività che ha assunto le tinte di un grosso babbo capitalista e schiavista.