Per molte persone, il desiderio di riuscire a mettere al mondo un figlio è più forte che mai. Il sentirsi pronti e predisposti all’idea di amare, crescere ed educare una creatura è un sentimento che, ad un certo punto della nostra vita, fa capolino in molti di noi. Molto spesso, però, il solo desiderio non basta. Per alcune coppie, infatti, il percorso che conduce alla realizzazione di tale sogno è intriso di difficoltà ed ostacoli, di svariata natura. Non è raro infatti che per alcune donne i tempi di attesa per il concepimento e la desiderata gravidanza siano piuttosto lunghi. Ne sa qualcosa la protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. Una donna che, dopo aver trascorso anni alla disperata ed agognata ricerca di un figlio, una volta riuscita nell’intento, capisce che il sogno di fatto non sempre coincide con la realtà. Approfondiamo insieme l’intera vicenda.
La donna, che ha deciso di restare anonima, ha preferito utilizzare un pseudonimo, Alice Mann, per sentirsi libera di raccontare senza remore o timori la sua storia e, soprattutto, il suo nuovo ruolo in qualità di genitore. Alice sin da piccola è cresciuta con la speranza di crearsi un giorno una famiglia tutta sua e di avere tanti bambini. Il destino però ha voluto che Alice compisse i 40 anni prima di consentirle di conoscere quello che sarebbe diventato l’uomo della sua vita, nonché padre dei suoi figli. I due, desiderosi e convinti, seppur dopo anni sono riusciti a realizzare il tanto sospirato desiderio di diventare genitori.
Sembrerebbe una storia dal bellissimo lieto fine, se non fosse per un particolare: una volta ottenuto ciò che volevano di più, hanno cambiato idea.
Queste le parole di Alice a tal proposito:
Non riuscivo a crederci finalmente ero diventata mamma, non potevo essere più felice di così. Quando l’ho abbracciato per la prima volta, però, non ho provato quelle sensazioni fortissime di cui tutti parlano. Trascorso un mese circa, quel sentimento di gioia era svanita e non volevo altro che tornare indietro. Dopo aver coronato il mio più grande sogno, mi sono accorta di non volerlo più.
Appare evidente da queste parole che Alice non abbia considerato in maniera adeguata le continue necessità del piccolo. Come, ad esempio, il doversi alzare in piena notte o il doverlo accudire costantemente.
Lo desideravo tantissimo. Mi sentivo pronta, ma ora mi dispiace non essere la madre che merita.