Siamo solitamente abituati a considerare le donne naturalmente predisposte ad avere uno spiccato istinto materno. Un istinto che, ad un certo punto della loro vita, sembra farsi sempre più forte ed impellente al fine di generare e mettere al mondo un figlio. È innegabile che tale desiderio di maternità appari quasi essere “fisiologico” per la donna che, raggiunta una maggiore maturità e consapevolezza personale, in molti casi tenta di assecondarlo attraverso il concepimento di un figlio. Esistono però esempi di donne che, con ferma sicurezza e determinazione, asseriscono l’assoluto ed insindacabile desiderio di non voler diventare madri. È proprio questo il caso della protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. Una giovanissima donna che, pur di assecondare la propria volontà nel non volere figli, ha preso una precisa ed importante decisione: sottoporsi ad un particolare tipo di intervento per non rimanere incinta. Approfondiamo nel dettaglio la vicenda.
Lei è Francesca Guacci, oggi 28enne, originaria di di Massanzago (Padova) e fitness influencer di professione (in una foto scattata dal fotografo Alex Premoli). Conosciuta sui social soprattutto per i suoi contenuti inerenti al mondo della palestra, della sana alimentazione e del benessere psicofisico. In un’intervista rilasciata al quotidiano “Gazzettino” , la ragazza ha raccontato dell’intervento di salpingectomia bilaterale a cui ha deciso di sottoporsi. Lo scopo dell’intervento mirava ad escludere la possibilità di incorrere in una gravidanza naturale.
Ho scoperto che esisteva questa possibilità quando ero adolescente e gran parte delle conoscenze le ho apprese attraverso il web, perché i medici sono sempre stati poco predisposti. Anche dopo il compimento della maggiore età, mi sono sentita contrastata. Il mio ginecologo e i vari dottori ai quali mi sono rivolta non volevano fornirmi le informazioni necessarie, pareva sempre che fossi troppo piccola e troppo immatura. Solo per quello però. Per tutto il resto ero una donna fatta e finita, che doveva prendersi le proprie responsabilità.
Nonostante il parere contrario dei medici, Francesca ha continuato a perseguire con tenacia il suo obiettivo:
A 22 anni non ce l’ho più fatta e ho preteso di affrontare quell’intervento, anche perché nel frattempo avevo intrapreso un profondo percorso personale. Esso mi ha portata ad appassionarmi sempre più all’attività fisica e alla meditazione introspettiva. Volevo essere finalmente libera di trasformarmi nella donna che ho sempre sentito di essere. Lo ritenevo un mio preciso diritto e dovere.
La salpingectomia bilaterale consiste nella rimozione chirurgica di entrambe le tube di falloppio. L’intervento chirurgico è avvenuto in anestesia totale e con laparoscopia. Procedura che, dopo il rifiuto avanzato da un ospedale della provincia di Padova, è stata eseguita nel Veronese.
Gli anticoncezionali non erano abbastanza sicuri per me. Prima dell’operazione vivevo ogni rapporto con il terrore di rimanere incinta, diventavo odiosa e intrattabile, non mi sentivo mai serena e libera. Mi è successo di non avere la copertura della pillola, che il preservativo si rompesse.
La giovane è convinta che:
I figli non sono semplicemente un accessorio: meritano amore, tempo, attenzioni. Per la vita che voglio io, non c’è posto per loro. Sono consapevole dei miei gusti e del mio egoismo, ma al tempo stesso credo che ogni donna debba essere libera di prendere la scelta che ritiene più opportuna.
E qualora in futuro dovesse cambiare idea:
Ogni decisione porta con sé una responsabilità. Non credo che mi pentirò mai. E, se anche dovesse accadere, penserò alla fecondazione in vitro.