A un occhio attento non sfuggiranno palesi imitazioni “nascoste” dietro nomi o caratteri che hanno molto di più di un ché di familiare. Che si tratti di una famosa catena, di un franchising alimentare, di marchi del mondo della moda, di personaggi del mondo televisivo o di giocattoli, si è sempre copiato dai migliori.
D’altronde, seguire chi “ce l’ha fatta”, per alcuni poveri d’ingegno, può voler dire fare successo o, almeno, tentare di raggiungerlo. Il problema, il più delle volte, è che i risultati di questi tentativi sono non solo esilaranti, ma dei veri e propri plagi fatti male. Ma molto male!
La pratica è molto comune e in giro per il mondo non è difficile raccogliere, grazie soprattutto alla condivisione sui social, casi eclatanti di copie di marchi che non ingannerebbero neanche un bambino. La mancanza di creatività sul piano commerciale gioca davvero brutti scherzi. Di seguito 15 casi riportati dal mondo in cui si prova disperatamente a sfruttare il traino della popolarità di altri marchi, che siano simboli, nomi o volti molto riconoscibili.
Se qualcuno vuole diventare la più importante multinazionale del capello, è una mossa “originale” chiamarsi Barber King. In caso contrario, ha sbagliato proprio tutto.
C’è sicuramente una bibita di cui molti non sanno bene né la pronuncia, né lo spelling esatto. Quindi, tanto vale starsene zitti. Proprio come “chiede” questa tonica Shh.
E se ci fossero delle invitanti bevande con le bollicine “original taste”, una con etichetta rossa e una arancione? Ma certo, parliamo della Club Cola e della Fancy.
Chi non ha mai provato a vincere una partita alla Playstation tenendo in mano il mitico joystick della Fony? Occhio che il dual shock non sia solo… shock!
E quindi Spider Man è diventato Spiare Man? Cosa non si fa per evitare di pagare i diritti Marvel. Che poi, in italiano sembra un nome uscito male di una qualche talpa industriale.
Saranno anche buonissimi, ma almeno potevano arrivare nelle case dei consumatori dei biscotti con un nome normale. Forse chiamandosi Porleo vendono ancora meno.
Questo Pokémon ha subito un intervento artistico particolare, un mash up con un altro noto gioco che, però, non c’entra nulla. Pikachu con un cappellino proveniente da “Super Mario”. Ad aggravare la situazione, il cappellino non è di Mario, ma di Luigi!
Alla guida dello skateboard la mascotte sembra pure convincente. Ma Kik Kat fa davvero venire i brividi. In inglese suona esattamente come “calcia gatto”. E non è bello.
Due maghetti molto familiari. La cicatrice potrebbe ricordare qualcosa, eppure non viene in mente facilmente. Ma certo, è solamente Harry Potter, la saga più famosa del globo dai quando esiste il cinema.
Se hai pochi soldi, puoi sempre virare su delle scintillanti Ajidas. Andranno senz’altro bene sul bagnasciuga.
C’è Mario (è tornato!) in una pubblicità di un ristorante giapponese. Completamente a caso.
Tutti nella vita abbiamo giocato almeno una volta con i DOLL. Le costruzioni, i mattoncini che compongono tantissime forme, di tanti colori. No? Non badate ai dettagli, Lego, Doll (che vuol dire bambola), la stessa cosa.
Se hai una PenesamiG avrai sicuramente una durata notevole. Per qualunque cosa vorrai usarla.
A nessuno verrà in mente la catena Burger King se invertirai le parole con un freschissimo King’s Burger.
Adesso anche le Superchicche stampate su un camion di una azienda di autotrasporti. Va bene la velocità, l’eroismo dei camionisti. Ma le tre intrepide avventuriere perché?